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Visita tecnica Milano


Il 25 maggio 2024, il Collegio ha organizzato una Visita Tecnica a Milano, dedicata al design italiano, che ha visto nel capoluogo lombardo il suo massimo sviluppo, a cominciare dagli anni Sessanta del Novecento. Ci ha accompagnato e fatto da guida la professoressa Anna Santi, docente alla scuola del design del Politecnico di Milano. Il ritrovo è avvenuto davanti al Castello Sforzesco, e dopo una breve passeggiata nei cortili interni del Castello, siamo stati accolti nella Fondazione Achille Castiglioni.

Castiglioni è stato uno dei protagonisti più significativi del design italiano, avendo firmato alcuni degli oggetti che sono diventati parte del nostro vivere quotidiano. La Fondazione ha sede in quello che fu lo studio di Achille, in Foro Bonaparte, la sua fucina creativa, che fu anche luogo di ritrovo con gli altri architetti che fecero la storia del design italiano di quegli anni: Vico Magistretti, Franco Albini, Marco Zanuso …. Siamo stati accolti da Giovanna Castiglioni, figlia dell’architetto, che ci ha illustrato il lavoro del padre, il suo estro creativo, la sua curiosità nel trovare negli oggetti di uso comune ispirazione per creare nuovi oggetti di arredo e da utilizzare tutti i giorni: sedie, sgabelli, tavoli, lampade, piatti, bicchieri, giradischi, fino all’arredamento di locali, birrerie, ristoranti: una visita interessantissima e stimolante.

Terminata la visita alla Fondazione Castiglioni, una breve escursione nel Parco Sempione ci ha consentito di soffermarci su alcune opere significative: la Torre Branca, struttura in acciaio alta 108,60 metri, realizzata nel 1933 su progetto dell’architetto Giò Ponti, l’anfiteatro “Accumulazione musicale” realizzato dall’artista Arman nel 1973: una gradonata in calcestruzzo armato a forma di cavea dove sono incastonate sedie di ferro, e un podio in cui si intravedono strumenti musicali, e il Teatro Continuo di Alberto Burri, un palcoscenico all’aperto costituito da una piattaforma in calcestruzzo delimitata da 6 quinte pivotanti in acciaio, installata in un traguardo che attraversa e il parco tra l’Arco della Pace e il Castello Sforzesco.

Una sosta in piazzale Cadorna ci ha permesso di ammirare l’allestimento di Gae Aulenti, che ha realizzato la serie delle pensiline verdi sostenute dai pilastri rossi, e la scultura “ago, filo e nodo” di Claes Oldelnurg, grande esempio della pop art.

Dopo la pausa per un lunch veloce ci siamo recati al Palazzo della Triennale, un’istituzione storica fondata nel 1923 a Monza e trasferita a Milano nel 1933, nella grande sede realizzata dall’architetto Giovanni Muzio. L’imponente edificio, circondato dal verde del parco Sempione, dove si trovano alcune opere d’arte (una fontana di Giorgio De Chirico e un’opera di Fernando Botero) è realizzato in stile razionalista con mattoni rossi, sottolineato da un ingresso monumentale con una tripla arcata. All’interno il palazzo ospita l’archivio, numerose mostre temporanee e la collezione permanente – Museo del design italiano, che abbiamo visitato. Sono esposti i migliori esempi design italiano, prodotti tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento. Ci sono le sedie e la lampada Eclisse di Vico Magistretti, le macchine da scrivere Olivetti Lettera 22 di Marcello Nizzoli e Giuseppe Beccio e Valentina, le calcolatrici Divisumma, la sedia Superleggera di Giò Ponti e i tavoli di Gae Aulenti, le radio e i televisori Brionvega disegnati da Marco Zanuso e Richard Sapper, e il celebre stereo Brionvega di Achille e Piergiacomo Castiglioni. Ancora, la poltrona di Franco Albini e Franca Heig, il telefono Grillo, la lampada Tizio prodotta da Artemide, fino ai mobili e agli oggetti del collettivo Memphis coordinato da Ettore Sottsass. E c’è pure la FIAT 500!! Una testimonianza della grande qualità del design italiano.

Anna Santi ci ha illustrato tutto con grande competenza ed entusiasmo, e ci ha reso partecipi di una pagina significativa del Made in Italy.

Si vedano le immagini della visita:

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