Desideriamo ringraziare per l'ottima riuscita dell'evento:
- Inglif Spini per il trasporto in trenino;
- Daniel Rossetti che ci ha riservato tutta per noi e ha pilotato la motonave "Arcobaleno" lungo la laguna di Caorle;
- Leonardo Lorenzon del ristorante "Gatto nero" per il buono e conveniente pranzo;
- Giovanni Padovese che ci ha fatto da guida al Santuario Madonna dell'Angelo, Duomo e Campanile di caorle;
- Luigi Fozzati dell'Istituto Italiano di Archeologia Subacquea per l'illustrazione del recupero dei vecchi fabbricati agricoli;
- ssa Nicoletta Giordani del Museo Nazionale di Archeologia del Mare per la visita all'interno del museo.
I CASONI E LA LAGUNA DI CAORLE
La laguna di Caorle, tanto amata da Ernest Hemingway, è un'area naturalistica protetta tutta da scoprire per la sua flora particolare (non solo orchidee ma anche la salicornia veneta, il limonio del caspio e il lino delle fate piumoso, piante particolari tutte da ammirare), per i moltissimi uccelli migratori e stanziali censiti (oltre 280 specie tra cui l’anatra, il tarabusino, l’airone rosso, la folaga, il tuffetto e il germano reale) e per la varietà di pesci che vi si riproducono. In passato era qui che vivevano i pescatori con le loro famiglie, nelle tipiche abitazioni in legno e canna palustre dette casoni, visibili ancora oggi, ad esempio, lungo un interessante itinerario ciclabile oppure a bordo di imbarcazioni che consentono, oltre ad un suggestivo percorso fra canali e terre emerse, anche una sosta per visitarli all’interno.
IL DUOMO
Il Duomo di Caorle, che si affaccia su Piazza Vescovado, è l’edificio più antico (risale al 1038) e importante della città ed è dedicato a Santo Stefano Protomartire. È in stile romanico con elementi bizantini e contiene infiniti tesori: un’ara funeraria romana del I sec. d. C.; la Pala d’Oro del XIII - XIV secolo dietro l’altare maggiore; un crocifisso ligneo del XV secolo. E poi ancora l’affresco di San Cristoforo (del XV sec.), un fonte battesimale del 1587 e suggestive tele di scuola veneziana del XVI-XVII secolo.
IL CAMPANILE
È il simbolo di Caorle ed è uno dei pochi campanili cilindrici originali rimasti. Il nostro risale all’XI secolo, è alto 48 metri e pende leggermente verso est. È stato recentemente ristrutturato e consente di spaziare con lo sguardo dal mare alla laguna per godere di suggestivi scorci. È uno dei simboli principali della città lagunare, insieme al santuario della Madonna dell'Angelo che sorge in riva al mare Adriatico. L'alternanza di archi e colonne che caratterizzano la struttura, così come la forma conica della cuspide sono un tipico esempio di arte romanica.
IL SANTUARIO MADONNA DELL'ANGELO
La Chiesa della Madonna dell’Angelo è un santuario edificato nella sua struttura attuale nel 1751 su resti del VI o VII secolo di quello che fu probabilmente l’edificio religioso più antico di Caorle: una chiesetta a tre navate in legno dedicata a San Michele Arcangelo.
Oggi la chiesa si trova in una posizione a dir poco suggestiva (dove finisce la scogliera e ha inizio la spiaggia di Levante), su un promontorio che si incunea nel mare Adriatico ed è diventata nel tempo meta di pellegrinaggio.
MUSEO NAZIONALE DI ARCHEOLOGIA DEL MARE
Il Museo nazionale di archeologia del mare è articolato in due sezioni. Al primo piano sono esposti i reperti più significativi rinvenuti a Caorle e nei siti limitrofi, databili dall’età del Bronzo recente (XIII sec – prima metà del XII sec a.C.) all’epoca romana per arrivare alla località che conosciamo oggi. Al piano terra si può rivivere la storia del brick Mercurio, vascello da guerra di età napoleonica, affondato durante la battaglia di Grado il 22 febbraio 1812. Un video racconta la sua storia, quindi una postazione dedicata alla realtà virtuale permette di provare l’emozione dell’immersione subacquea nell’area dello scavo del relitto mentre in una sala si trova la ricostruzione della poppa in scala reale.
LA RISTRUTTURAZIONE DI UN COMPLESSO AGRICOLO IN MUSEO
Nel Giugno del 1995 il Comune di Caorle acquista alle porte del paese un grande complesso di diversi fabbricati originariamente destinati ad attività agricola, costruito tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento, per creare un centro servizi e il museo del mare.
La sede della Polizia Locale ed un Centro Prodotti Agricoli sono ottenuti da una prima ristrutturazione di due edifici conservandone le facciate esterne e la copertura.
Nel contempo, il Comune avvia con il Ministero dei Beni Culturali l’iter per la realizzazione nella stessa area di un Muso Nazionale di Archeologia del Mare, dotato di tutti gli impianti necessari per la sua funzionalità, che si concretizza nel 2005 quando la Soprintendenza avvia i lavori di ristrutturazione di altri due fabbricati.
Il primo, ex officina attrezzi agricoli e granaio, è sottoposto ad un restauro conservativo e di rinforzo statico. Il secondo, ex stalla, subisce una radicale trasformazione pur mantenendo tutte le originarie caratteristiche. Inoltre, pur conservando l’originaria struttura, si realizza al piano interrato un vero e proprio bunker in c.a. per la futura esposizione di un relitto navale dei primi ottocento “Relitto delle Alghe” e “Caprulae Ferax” trovato al largo di Caorle nel 1995.