Il giorno 13 giugno 2025 il Collegio Ingegneri di Venezia ha organizzato una visita tecnica ai serrai di Sottoguda.
I serrai sono una formazione naturale di grande valore paesaggistico: si tratta di una profonda forra chiusa tra due alte pareti rocciose, percorsa dal torrente Pettorina, affluente del Cordevole, ai piedi del massiccio della Marmolada, in comune di Rocca Pietore (BL).
Un tempo, al fondo della stretta valle, correva una strada, unico collegamento tra Malga Ciapela e l’abitato di Sottoguda, un piccolo caratteristico borgo montano. La strada venne sostituita da una più moderna viabilità che segue un tracciato del tutto diverso, bypassa completamente la gola, e la sovrappassa in due punti. I serrai divennero così un parco naturalistico, un luogo da visitare per le sue caratteristiche naturali e scenografiche.
Nell’autunno del 2018 la tempesta Vaia colpì grandi aree delle Dolomiti del Triveneto, con venti fortissimi e piogge torrenziali, che causarono una vera devastazione, travolgendo alberi secolari, spostando massi rocciosi, sconvolgendo la viabilità in molte aree delle nostre montagne.
I serrai non furono risparmiati dalla furia degli elementi, e, dopo il passaggio della tempesta, la stretta gola si presentava intasata da alberi e detriti che la rendevano del tutto impraticabile.
Si diede avvio allora a una complessa operazione di ripristino, che venne affidata a Veneto Acque, azienda della Regione Veneto. Il progetto definitivo del ripristino venne redatto dall’ingegner Gianmaria De Stavola, e, successivamente, Veneto Acque diede corso all’appalto dei lavori, che richiesero circa quattro anni per la loro realizzazione, dal 2020 al 2024, tenuto conto delle condizioni ambientali dei luoghi, che consentono di lavorare soltanto nei mesi estivi, delle grandi difficoltà connesse con lavori su pareti rocciose prevalentemente verticali, in condizione di grande instabilità, e anche del fatto che i lavori iniziarono in coincidenza con l’epidemia del Covid.
I lavori sono consistiti nello sgombero della valle, nel consolidamento delle pareti rocciose, che presentavano molti punti di instabilità, e nella realizzazione di un percorso pedonale che attraversa tutta la forra, per un’estensione di circa 1400 metri. Il percorso, che ha una larghezza di circa 3,50 metri, consente anche il passaggio di mezzi pesanti dei vigili del fuoco, per poter intervenire in tutta sicurezza nel caso di emergenze. Il percorso non è situato a fondo valle, ma ad un’altezza che tiene conto delle portate di piena del torrente Pettorina, che possono arrivare (piena bicentenaria) a 300 mc/s.
La passerella, dell’estensione complessiva di circa 350 metri, è realizzata con strutture e parapetti in acciaioCORTEN, agganciata a sbalzo alla parete rocciosa. Il piano di calpestio è realizzato con assi di legno, mentre le altre parti del percorso sono su massicciata.
L’accesso ai serrai da valle è situato al bordo dell’abitato di Sottoguda: vi si accede attraversando un pontemobile, che può essere sollevato in caso di piena del torrente, e porta alla struttura di accoglienza.
Siamo stati accolti dal Responsabile Unico del Procedimento, l’ing. Francesco Trevisan di Veneto Acque, e dal Direttore dei Lavori, ing. Fabio Muraro, che ci hanno illustrato le caratteristiche dei lavori e le fasi della realizzazione. Ci ha accolto per un saluto e ci ha accompagnato durante il percorso anche il vicesindaco di Rocca Pietore Ivano Darman. Inoltre, il rappresentante dell’impresa Fratelli De Prà, esecutrice dei lavori, Rosario Fagherazzi ci ha fornito preziosi dettagli e informazioni sulle modalità esecutive dei lavori svolti.
Le pareti rocciose sono state consolidate nei punti critici, alcune zone sono state messe in sicurezza con reti protettive di acciaio, ed è stato installato un sofisticato sistema di monitoraggio per tenere costantemente sotto controllo eventuali movimenti della roccia. Lungo il percorso si possono vedere alcuni tratti delle gallerie scavate durante la Prima Guerra Mondiale per essere adibite a deposito di munizioni. Si vede poi la Grotta della Madonna, dove si trova una statua della vergine, collocata dal parroco del paese dopo la Prima Guerra Mondiale, e sostituita nel 1987.
Un’altra curiosità lungo il percorso è il “Sass tajè” (sasso tagliato), un grosso masso erratico incuneato sul fondo della gola, che venne tagliato dall’uomo per consentire il transito dei carri nell’angusto passaggio della forra.
Un’altra particolarità di questo luogo è la formazione, nei mesi invernali, selle cascate di ghiaccio, che rendono il luogo particolarmente suggestivo. Lungo il percorso se ne contano una ventina, ma la più spettacolare è la più estesa, denominata “La Cattedrale”.
A circa metà del percorso si trova la piccola chiesa di Sant’Antonio, edificata in epoca antica, per proteggere i viandanti. Sulla facciata due affreschi rappresentano San Sebastiano e San Rocco, patroni della chiesa di Sottoguda.
Il percorso termina alla fine della forra, ma ulteriori lavori sono in corso nella parte alta della valle, per collegarlo alla strada proveniente da Malga Ciapela e creare, nel futuro, un secondo ingresso al parco da monte. È stato inoltre realizzato un manufatto per accogliere i reflui fognari dell’abitato di Malga Ciapela e dei rifugi soprastanti, dove sono state installate due pompe per trasferire i reflui a valle, attraverso una tubazione che è già stata posata lungo il percorso dei serrai, e inviarli quindi a depurazione.
Si è trattato di un intervento complesso, del costo complessivo di oltre 11 milioni di euro, con difficoltà realizzative notevoli per la particolarità dei luoghi e la tipologia delle opere realizzate. Un sentito ringraziamento va a Francesco Trevisan, a Fabio Muraro e a Rosario Fagherazzi, che ci hanno accompagnato e illustrato i lavori con competenza, dimostrando autentica passione per questo luogo davvero straordinario, che è stato restituito alla fruizione di tutti!
I serrai sono una formazione naturale di grande valore paesaggistico: si tratta di una profonda forra chiusa tra due alte pareti rocciose, percorsa dal torrente Pettorina, affluente del Cordevole, ai piedi del massiccio della Marmolada, in comune di Rocca Pietore (BL).
Un tempo, al fondo della stretta valle, correva una strada, unico collegamento tra Malga Ciapela e l’abitato di Sottoguda, un piccolo caratteristico borgo montano. La strada venne sostituita da una più moderna viabilità che segue un tracciato del tutto diverso, bypassa completamente la gola, e la sovrappassa in due punti. I serrai divennero così un parco naturalistico, un luogo da visitare per le sue caratteristiche naturali e scenografiche.
Nell’autunno del 2018 la tempesta Vaia colpì grandi aree delle Dolomiti del Triveneto, con venti fortissimi e piogge torrenziali, che causarono una vera devastazione, travolgendo alberi secolari, spostando massi rocciosi, sconvolgendo la viabilità in molte aree delle nostre montagne.
I serrai non furono risparmiati dalla furia degli elementi, e, dopo il passaggio della tempesta, la stretta gola si presentava intasata da alberi e detriti che la rendevano del tutto impraticabile.
Si diede avvio allora a una complessa operazione di ripristino, che venne affidata a Veneto Acque, azienda della Regione Veneto. Il progetto definitivo del ripristino venne redatto dall’ingegner Gianmaria De Stavola, e, successivamente, Veneto Acque diede corso all’appalto dei lavori, che richiesero circa quattro anni per la loro realizzazione, dal 2020 al 2024, tenuto conto delle condizioni ambientali dei luoghi, che consentono di lavorare soltanto nei mesi estivi, delle grandi difficoltà connesse con lavori su pareti rocciose prevalentemente verticali, in condizione di grande instabilità, e anche del fatto che i lavori iniziarono in coincidenza con l’epidemia del Covid.
I lavori sono consistiti nello sgombero della valle, nel consolidamento delle pareti rocciose, che presentavano molti punti di instabilità, e nella realizzazione di un percorso pedonale che attraversa tutta la forra, per un’estensione di circa 1400 metri. Il percorso, che ha una larghezza di circa 3,50 metri, consente anche il passaggio di mezzi pesanti dei vigili del fuoco, per poter intervenire in tutta sicurezza nel caso di emergenze. Il percorso non è situato a fondo valle, ma ad un’altezza che tiene conto delle portate di piena del torrente Pettorina, che possono arrivare (piena bicentenaria) a 300 mc/s.
La passerella, dell’estensione complessiva di circa 350 metri, è realizzata con strutture e parapetti in acciaioCORTEN, agganciata a sbalzo alla parete rocciosa. Il piano di calpestio è realizzato con assi di legno, mentre le altre parti del percorso sono su massicciata.
L’accesso ai serrai da valle è situato al bordo dell’abitato di Sottoguda: vi si accede attraversando un pontemobile, che può essere sollevato in caso di piena del torrente, e porta alla struttura di accoglienza.
Siamo stati accolti dal Responsabile Unico del Procedimento, l’ing. Francesco Trevisan di Veneto Acque, e dal Direttore dei Lavori, ing. Fabio Muraro, che ci hanno illustrato le caratteristiche dei lavori e le fasi della realizzazione. Ci ha accolto per un saluto e ci ha accompagnato durante il percorso anche il vicesindaco di Rocca Pietore Ivano Darman. Inoltre, il rappresentante dell’impresa Fratelli De Prà, esecutrice dei lavori, Rosario Fagherazzi ci ha fornito preziosi dettagli e informazioni sulle modalità esecutive dei lavori svolti.
Le pareti rocciose sono state consolidate nei punti critici, alcune zone sono state messe in sicurezza con reti protettive di acciaio, ed è stato installato un sofisticato sistema di monitoraggio per tenere costantemente sotto controllo eventuali movimenti della roccia. Lungo il percorso si possono vedere alcuni tratti delle gallerie scavate durante la Prima Guerra Mondiale per essere adibite a deposito di munizioni. Si vede poi la Grotta della Madonna, dove si trova una statua della vergine, collocata dal parroco del paese dopo la Prima Guerra Mondiale, e sostituita nel 1987.
Un’altra curiosità lungo il percorso è il “Sass tajè” (sasso tagliato), un grosso masso erratico incuneato sul fondo della gola, che venne tagliato dall’uomo per consentire il transito dei carri nell’angusto passaggio della forra.
Un’altra particolarità di questo luogo è la formazione, nei mesi invernali, selle cascate di ghiaccio, che rendono il luogo particolarmente suggestivo. Lungo il percorso se ne contano una ventina, ma la più spettacolare è la più estesa, denominata “La Cattedrale”.
A circa metà del percorso si trova la piccola chiesa di Sant’Antonio, edificata in epoca antica, per proteggere i viandanti. Sulla facciata due affreschi rappresentano San Sebastiano e San Rocco, patroni della chiesa di Sottoguda.
Il percorso termina alla fine della forra, ma ulteriori lavori sono in corso nella parte alta della valle, per collegarlo alla strada proveniente da Malga Ciapela e creare, nel futuro, un secondo ingresso al parco da monte. È stato inoltre realizzato un manufatto per accogliere i reflui fognari dell’abitato di Malga Ciapela e dei rifugi soprastanti, dove sono state installate due pompe per trasferire i reflui a valle, attraverso una tubazione che è già stata posata lungo il percorso dei serrai, e inviarli quindi a depurazione.
Si è trattato di un intervento complesso, del costo complessivo di oltre 11 milioni di euro, con difficoltà realizzative notevoli per la particolarità dei luoghi e la tipologia delle opere realizzate. Un sentito ringraziamento va a Francesco Trevisan, a Fabio Muraro e a Rosario Fagherazzi, che ci hanno accompagnato e illustrato i lavori con competenza, dimostrando autentica passione per questo luogo davvero straordinario, che è stato restituito alla fruizione di tutti!