Il Collegio Ingegneri di Venezia ha organizzato, il giorno 22 novembre 2025, una visita guidata alla mostra Picasso e le voci della modernità dal museo LaM che si tiene presso Palazzo Zabarella nel centro storico di Padova con la guida Paolo Pistellato.
La mostra espone opere provenienti dalla collezione del museo LaM, Lille Métropole Musée d’art Moderne, d’art Contemporanain et d’art brut: si tratta di un corpo di opere di pittura che spaziano nell’arco temporale che va dai primi del Novecento agli anni Settanta, i cui esponenti più rappresentativi sono Pablo Picasso, Georges Braque, Fernand Leger, Amedeo Modigliani, Joan Miro.
Articolato in cinque sezioni, il percorso inizia dal cubismo, con le opere di Picasso e Braque, dove le superfici vengono scomposte, i piani si sovrappongono, le prospettive vengono stravolte, in una visione dei volumi e degli spazi assolutamente innovativa, mentre i colori si ispirano alle tele di Paul Cezanne. Segue una sala dedicata alle opere di Fernand Leger, detto anche il “tubista”, poi si prosegue con l‘arte brut, dove segnaliamo le tele di Miguel Hernandez, prima di arrivare nel salone principale della mostra, dedicato ad Amedeo Modigliani, dove si possono ammirare alcune tele davvero splendide (Nudo con camicia, Ragazzo dai capelli rossi, Maternità,…), che da sole valgono la visita.
Ma la mostra prosegue con opere di altri artisti, alcuni noti al grande pubblico, altri meno, ma tutti rappresentativi delle tendenze dell’arte del Novecento: Joan Miro, André Lanskoy e Bernard Buffet, le opere ispirate allo spiritualismo di Auguste Lesage e Victor Simon, o di stampo naif come “Il chiosco” di Gertrude O’Brady.
Insomma, una carrellata sull’arte del Novecento nel complesso interessante, con alcuni pezzi davvero straordinari, raccontata come sempre con grande competenza dal prof. Paolo Pistellato, ormai nostro fedelissimo accompagnatore in questi eventi culturali.
La mostra espone opere provenienti dalla collezione del museo LaM, Lille Métropole Musée d’art Moderne, d’art Contemporanain et d’art brut: si tratta di un corpo di opere di pittura che spaziano nell’arco temporale che va dai primi del Novecento agli anni Settanta, i cui esponenti più rappresentativi sono Pablo Picasso, Georges Braque, Fernand Leger, Amedeo Modigliani, Joan Miro.
Articolato in cinque sezioni, il percorso inizia dal cubismo, con le opere di Picasso e Braque, dove le superfici vengono scomposte, i piani si sovrappongono, le prospettive vengono stravolte, in una visione dei volumi e degli spazi assolutamente innovativa, mentre i colori si ispirano alle tele di Paul Cezanne. Segue una sala dedicata alle opere di Fernand Leger, detto anche il “tubista”, poi si prosegue con l‘arte brut, dove segnaliamo le tele di Miguel Hernandez, prima di arrivare nel salone principale della mostra, dedicato ad Amedeo Modigliani, dove si possono ammirare alcune tele davvero splendide (Nudo con camicia, Ragazzo dai capelli rossi, Maternità,…), che da sole valgono la visita.
Ma la mostra prosegue con opere di altri artisti, alcuni noti al grande pubblico, altri meno, ma tutti rappresentativi delle tendenze dell’arte del Novecento: Joan Miro, André Lanskoy e Bernard Buffet, le opere ispirate allo spiritualismo di Auguste Lesage e Victor Simon, o di stampo naif come “Il chiosco” di Gertrude O’Brady.
Insomma, una carrellata sull’arte del Novecento nel complesso interessante, con alcuni pezzi davvero straordinari, raccontata come sempre con grande competenza dal prof. Paolo Pistellato, ormai nostro fedelissimo accompagnatore in questi eventi culturali.