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Attività del Gruppo di Lavoro MoSE e Acqua Alta


Con grande piacere pubblichiamo alcune note riassuntive ed una breve presentazione redatte dalla nostra collega Luisa Facchin per conto del Gruppo di Lavoro MoSE e Acqua Alta dell'Ordine degli Ingegneri di Venezia, nella speranza che questo documento possa essere utile ad una sempre maggiore comprensione e diffusione delle reali questioni inerenti il MoSE, la sua gestione e la Laguna di Venezia.

Prospettive di gestione della Laguna di Venezia

Lo scorso 18 maggio la Fondazione Bellisario ha presentato il libro “Mose e Autorità per la Laguna di Venezia” (AA.VV. Collana Enti Locali - Cirga) all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Venezia. Il gruppo di lavoro Mose e Acqua Alta è stato invitato ad esprimere un parere nella tavola rotonda rispetto ad un argomento che proponiamo in questa sede in quanto interessante fonte di dibattito: “Prospettive di gestione della Laguna di Venezia”.

Il gruppo di lavoro ritiene opportuno che nel prossimo futuro vengano affrontate con priorità:

  • completamento e collaudo delle opere di sbarramento
  • manutenzione e gestione del sistema MoSE
  • interventi di salvaguardia della laguna
  • difesa di Piazza San Marco e del Centro Storico
  • futuro del Porto commerciale e turistico
  • sicurezza idraulica del bacino lagunare.

Per approfondimenti sulle valutazioni di quanto possa essere impegnativa l'attività di gestione, in termini di manutenzione e di esercizio, rimandiamo agli articoli precedenti. Sottolineiamo solamente che con l'attuale tendenza all'innalzamento del livello medio del mare, la frequenza degli interventi del MoSE è destinata a crescere nel tempo ed i periodi di chiusura a protrarsi.

Riguardo ai tre ultimi punti riportiamo sinteticamente quanto illustrato al gruppo di lavoro durante alcuni degli incontri mensili.

Il progetto di Salvaguardia dell'Area Marciana (relatori ing. Pollastri e arch. Lanza)

Il progetto prevede la suddivisione in tre sottosistemi “concentrici” della protezione di: Centro Storico, insula di San Marco e Basilica. Dal più grande al più piccolo questi sistemi si attivano con altezze di marea decrescenti e frequenze crescenti.

L’acqua entra per sormonto, risalita dai cunicoli e moti di filtrazione. Sono previsti dunque:

  • elementi più performanti nel frangionde, in funzione contenimento;
  • impermeabilizzazione orizzontale della piazza e recupero altimetrico delle aree di displuvio;
  • dispositivi di intercettazione, per le parti in cui la rete fognaria comunica con l’esterno;
  • sollevamento meccanico delle acque meteoriche quando il sistema è chiuso.
Problemi e prospettive del porto commerciale di Venezia (relatore prof. Costa)

Il progetto VOOPS, Venice Offshore Onshore Port System, è stato già dettagliato in un post precedente e parte dall’assunto che il peso del traffico del Porto commerciale di Venezia sia maggiore rispetto a quello marittimo turistico. Lo stesso prevede:

  • scissione del porto commerciale in on-shore e off-shore (con terminal a Malamocco)
  • adeguamento agli standard di trasporto marittimo (20 kTEU)
  • accesso permanente al porto on-shore tramite Mama Vessel
  • integrazione con terminal marittimi minori dell'alto Adriatico e idroviari del bacino Padano.
Rischio alluvioni nel sistema idrografico della laguna, nel bacino scolante e nella fascia litoranea (relatore ing. Rusconi)

Laguna, bacino scolante e litorale costituiscono un’unità idrografica inscindibile.

Analizzando i grafici di marea registrati durante i test di chiusura del MoSE, si può notare infatti che:

  • nel bacino lagunare il contributo dell'afflusso indiretto proveniente dalla rete idrografica che drena il bacino tributario della laguna, pesa quanto quello diretto e, nel caso di una precipitazione oraria di 50 mm, causa un sopralzo 12 cm;
  • Piazza San Marco può venire sommersa anche a MoSE chiuso, in presenza di forzanti meteorologiche (pioggia, vento, ... );
  • i piani di mitigazione del rischio alluvioni nel bacino Brenta-Bacchiglione, prevedono il completamento dell’idrovia Padova-Venezia come scolmatore di piena; in condizioni di emergenza, la portata potrebbe decuplicare per qualche ora in laguna l’afflusso proveniente dalla rete idrografica.

Osservazioni peraltro recepite nella conversione in legge (L. 13-X-2020 n.126) del DL n 104 del 14-VIII-2020 che, all’interno del testo dell’art. 95, ha riconosciuto il ruolo fondamentale dell'Autorità di Distretto Idrografico.

La presentazione:

 

 

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